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ATTENZIONE !!!

Tutto quello che trovate scritto sul blog é il frutto dei miei circa 10 anni di studi riguardo l`ufologia.
Quindi é una TEORIA come lo sono tante altre, io non sono un esprto, sono solo una semplice persona che appassionata di ufologia ha voluto scrivere la sua.



Thursday, June 12, 2008

FALLIMENTO DEL VERTICE DELLA FAO



Questo e uno degli ultimi messaggi ricevuti da Giorgio Bongiovanni dai fratelli di luce.
Attacco un pezzo direttamente dal sito di Giorgio Bongiovanni

DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO L’8 GIUGNO DELL’ANNO 2008:

GLI ESSERI DI LUCE, GLI ARCANGELI AL SERVIZIO DEL CRISTO DEI QUALI IO SONO SERVITORE, MI HANNO PREGATO DI DIFFONDERE QUESTO MESSAGGIO.
PRIMA DI INVITARVI ALLA LETTURA DEL LORO SEVERO AMMONIMENTO RIVOLTO AGLI UOMINI DELLA TERRA, SOPRATTUTTO AI POTENTI, VI PREGO DI LEGGERE ATTENTAMENTE LE NOTIZIE QUI ALLEGATE.



TERZOMILLENNIO (VERTICE FAO - LE CONCLUSIONI)
Otto miliardi
ma niente intesa
contro la fame
Nel mondo ci sono quasi 900 milioni di esseri umani che chiedono più cibo ma, dopo tre giorni di summit, il vertice Fao tra capi di Stato e di governo non è riuscito a dare risposte significative. Deluso anche il ministro degli Esteri Frattini. E le Ong dicono che le parole della riunione romana non serviranno, purtroppo, a riempire i piatti degli affamati.
Stanziati 8 miliardi ma il summit naufraga tra le polemiche sui biocarburanti e le regole del mercato
L’assemblea Fao approva solo una mini-intesa che non convince l’America Latina

di Toni Fontana

FALLIMENTO Il vertice Fao si è concluso senza un accordo. Il documento finale, generico e privo di indicazioni concrete, è stato approvato ma contro il parere dei sudamericani il cui dissenso è riassunto «negli allegati». I contrasti su biocarburanti e regole del mercato hanno fatto naufragare il summit nonostante siano stati promessi 8 miliardi di dollari, come ha precisato Diouf. L’austero palazzo della Fao ha fatto da grancassa all’esplosione di una miriade di problemi nazionali e particolari. L’Argentina, grande produttore di granaglie e di carne, ha difeso a spada tratta la decisione adottata dal governo di imporre «retenciones» cioè tassazioni aggiuntive sulle esportazioni. Queste misure hanno aperto un durissimo braccio di ferro con gli agricoltori, ma la presidente Cristina Kirchner non ha ceduto nella speranza di calmare la crescita dei prezzi interni.
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